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Tutti Libri

Basquiat – about life

Il 12 agosto 1988, nel suo appartamento di New York, moriva di overdose Jean Michel Basquiat. Poco prima di morire, dopo essersi iniettato la dose fatale, il giovane artista rivive, in una sorta di incubo, alcuni dei momenti che hanno segnato la sua vita e il suo percorso artistico. Ad accompagnarlo nell'onirico viaggio tra i suoi ricordi sono i “mostri” dei suoi dipinti.

Non si tratta del classico vedersi scorrere la vita davanti agli occhi, ma di un percorso nella contorta mente del poliedrico Basquiat. Rivive in rapida sequenza momenti belli e brutti della sua vita, successi e fallimenti: alle mostre con gente che si congratula con lui, alle serate nei club esclusivi di New York, all'amicizia e alla stima dei colleghi artisti come Keith Haring e Andy Warhol si alternano momenti di solitudine, tristezza e insoddisfazione ai quali Jean tenta di sopperire con la droga ed altri eccessi.

Alla fine torniamo a quel fatidico momento e la vita di Basquiat si interrompe tragicamente a soli 27 anni. La sua fulminea ascesa e la sua precoce morte, raccontate da questo intenso graphic novel, lo fanno entrare a pieno titolo nel cosiddetto “club dei 27” (insieme a lui fanno parte anche Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse ed altri) guadagnandosi il soprannome di “James Dean dell’arte moderna”.

Bab el-Mandeb

Egitto, 1935. I servizi segreti sono in subbuglio: le truppe italiane stanno per invadere il Regno d’Etiopia. Due uomini e due donne, che sembrano non avere legami tra loro, si ritrovano protagonisti di un’avventura bizzarra e pericolosa: consegnare due autoblinde all’esercito etiope. Tra ostacoli ed imprevisti, l’antifascista Libertario Miccoli, il sergente maggiore Peter Cushing, la ballerina Kekmat Fahmi e l’umanista Lilian Woodham-Kelly, attraverseranno territori e deserti sotto tensione internazionale, nel tentativo di portare a termine la spedizione. Una storia intensa in cui Attilio Micheluzzi, con incredibile maestria, accende un faro sulle relazioni ed emozioni umane al centro dei conflitti.

Qualche info in più

Vincitore del prestigioso premio “Prix Du Patrimoine” al festival di Angoulême, tra le più importanti manifestazioni dedicate al fumetto a livello mondiale, Bab-El-Mandeb apparve originariamente a puntate sulla rivista «Corto Maltese» nel 1986 e successivamente fu raccolto in volume da Rizzoli nel 1987. Da allora non è mai stato ripubblicato in Italia e le edizioni dell’epoca sono ormai introvabili. Un grande recupero da parte di Edizioni NPE, che riconsegna finalmente questa straordinaria storia nelle mani dei lettori, con un’edizione cartonata di grande formato, a colori.

Akira Kurosawa – Visioni,Tradizione e Innovazione nel Cinema Giapponese

Akira Kurosawa (1910-1998) è una figura centrale del cinema mondiale, capace di fondere tradizione giapponese e influenze occidentali in uno stile unico. Dai racconti epici come I sette samurai ai drammi esistenziali come Vivere, ogni suo film è un capolavoro di narrazione visiva. Questo libro esplora il suo metodo innovativo, l’impatto sulle generazioni successive e il significato culturale delle sue opere, offrendo un ritratto approfondito di un maestro senza tempo.

Qualche info in più

Akira Kurosawa è il regista che ha portato il cinema giapponese alla ribalta internazionale, rivoluzionando il linguaggio cinematografico con il suo stile unico e innovativo. Con film come RashomonI sette samuraiLa sfida del samurai e Ran, ha ridefinito la narrazione per immagini, influenzando generazioni di cineasti, da Hollywood al cinema d'autore europeo. Il suo uso magistrale del montaggio, dei movimenti di macchina e della composizione scenica, unito a un forte senso della drammaticità, ha reso le sue opere dei capolavori senza tempo. Kurosawa è stato un ponte tra Oriente e Occidente, capace di coniugare la tradizione giapponese con elementi della letteratura e del cinema occidentale. Le sue storie di samurai non sono semplici racconti d’azione, ma esplorazioni profonde dell’etica, della lealtà e della condizione umana. Allo stesso tempo, i suoi drammi moderni, come Vivere o Anatomia di un rapimento, mostrano una sensibilità sociale e un’attenzione ai dilemmi morali universali. Questo volume ripercorre la sua intera carriera, dalle prime opere al periodo della maturità, analizzando il contesto storico e culturale, e svelando i dettagli della sua meticolosa metodologia di lavoro. Attraverso un viaggio tra immagini iconiche, innovazioni stilistiche e influenze artistiche, il libro offre una prospettiva completa su un cineasta che ha trasformato il cinema in un’arte universale.

Air Mail

Anni Venti. Il decennio della follia, tanto sfavillante quanto inquieto. Sono anni “senza legge”, di gangster spietati e milionari senza scrupoli. Il pilota Clarence Man, detto “Babel”, vola tra gli Stati Uniti d’America per conto di una poco rassicurante compagnia postale. Tra un viaggio e l’altro, l’aviatore si ritroverà protagonista di incredibili avventure dal sapore hollywoodiano. Ad accompagnarlo in questo percorso, l’unica donna che riesce a tenerlo sempre sul nastro di partenza: Amelia “Bella” Palmer. Quattro storie in cui Attilio Micheluzzi ricrea l’atmosfera di un’epoca attraverso il suo inconfondibile stile raffinato. La serie completa di «Air Mail» raccolta in un unico volume cartonato interamente a colori.

Nessuno, nella storia del fumetto italiano, ha saputo raccontare il volo e l'avventura con la stessa maestria di Micheluzzi. Con questa saga, il maestro vuole narrare e ritrarre gesta e prodezze dei primi arditi e spericolati pionieri del volo postale, con la sua caratteristica linea leggera e una grande accuratezza di dettagli. Pubblicati originariamente negli anni Ottanta sulla storica rivista «Orient Express», gli episodi Air MailDry weekendCountry fair photo e Palmer Special Number one sono tutti raccolti in questo volume.

«La nostalgia di Micheluzzi non è il doloroso ricordo di un idilliaco passato, quanto la base per un erudito recupero iconografico, tendente alla filologica ricostruzione che, in quanto narrazione fumettistica, si riferisce ad un‘epoca idealizzata e filtrata dalle immagini della cinematografia. Dopotutto, l’opera di Micheluzzi ha un obiettivo ben chiaro nelle intenzioni: ripensare al presente attraverso il passato. Le sue storie si configurano come una sorta di proiezione della sua avversione per l’epoca a lui contemporanea - egli affermava di essere nato nel secolo sbagliato - e questo spiega la ricerca nel passato di modalità identitarie possibili per una ridefinizione del contemporaneo.»

Dalla prefazione di Leonardo Cantone

Afghanistan

Afghanistan è l’opera che chiude la carriera e la vita (sconcertante il presagio dell’ultima tavola) di uno dei più grandi fumettisti italiani. Abbiamo deciso di pubblicarla così come l’autore fu costretto ad interromperla: non sempre rifinita, nemmeno a matita, e parzialmente ripassata a china.
Queste matite ci mostrano “in presa diretta” come lavorasse Micheluzzi.
L’opera sembra chiudere un cerchio, essendo ambientata in uno dei Paesi che aveva già fatto da sfondo ad altri suoi precedenti volumi.
Una storia di guerra e di vendetta, dura, amarissima, e senza eroi.

Questo volume assume una involontaria valenza di ciò che potremmo chiamare un testamento spirituale, agli effetti di un aspetto che l’autore desiderava senza dubbio chiarire. Il fatto è che, in certi studi critici su di lui, gli era stato conferito un “colore” politico conservatore se non addirittura destrorso. Giudizio, beninteso, degno di attenzione ma tale da esigere opportuni distinguo, per evitare il rischio di malintesi. Perché la verità era senza dubbio meno assoluta, con sfaccettature capaci di attribuirle un senso meno nettamente connotato. Ebbene, con questa storia, Micheluzzi vuole indirettamente confutare tale interpretazione, illuminare questo aspetto della propria mentalità, confessandosi davanti al lettore o per lo meno chiarendo il proprio pensiero. Il quale può indurre bensì un lettore superficiale verso ciò che Micheluzzi giudicava un rilievo scorretto, ma in realtà il predetto orientamento conservatore va inteso in tutt’altra maniera [...] Da essa emergono magari idee conservatrici, ma non esattamente nel senso politico, quanto piuttosto nella conservazione dei principi fondamentali di un determinato “essere uomini”: la pietà, soprattutto la necessità, di comprendere le ragioni dell’«altro». E specialmente il serpeggiante e onnipresente orrore per la guerra [...] Non è la guerra a interessare Micheluzzi, bensì il groviglio di relazioni e sentimenti che essa mette in moto. (dalla prefazione di Gianni Brunoro)

«Mao Tsê-tung disse un giorno che il guerrigliero si muove nel territorio come un pesce nell’acqua…»

Un capitano di quindici anni

Febbraio 1873: dopo una fortunata stagione di caccia alla balena, la nave Pilgrim, comandata dall’esperto capitano Hulllascia la Nuova Zelanda per dirigersi verso la California. A bordo, oltre all’equipaggio, ci sono la signora Weldon - moglie del proprietario del brigantino - insieme a suo figlio Jack, il marinaio quindicenne Dick, l’entomologo Benedetto e il misterioso Negoro, il cuoco assunto poco prima della partenza. Quello che doveva essere un tranquillo viaggio di ritorno, si rivelerà ben presto una vera odissea: tra oceani, foreste, naufragi e rapimenti, si susseguiranno incredibili avventure e colpi di scena. Dal romanzo Un capitano di quindici anni di Jules Verne, l’adattamento a fumetti a cura di due pilastri della Nona Arte: Franco Caprioli e Claudio Nizzi.

Claudio Nizzi, autore di Tex per oltre trent’anni (considerato difatti l’erede di Gianluigi Bonelli), ha trasposto questa affascinante opera del padre della moderna fantascienza, strutturando la sceneggiatura in modo che mettesse in evidenza le naturali propensioni di Franco Caprioli. Le vicende e l’ambientazione hanno permesso, infatti, al fumettista di Mompeo di dare libero sfogo ai propri temi e stili preferiti: il mare e la natura, ritratti attraverso la sua innovativa tecnica del puntinismo e quella più tradizionale del tratteggio. Scene, costumi, abbigliamenti offrono una fotografia dell’epoca, grazie al grande lavoro di precisione e di studio operato dal disegnatore. Un volume in cui è possibile ritrovare le caratteristiche peculiari dell’arte di Caprioli.

«Mi dedicai ai ragazzi. Scrissi e disegnai per loro un mucchio spaventoso di storie irreali ma verosimili. Mettendo a frutto le mie conoscenze abbastanza consistenti di etnologia e folclore, di geografia, storia, nautica ecc., illustrai il mare, le navi (specie quelle a vela che conosco), le foreste... Insomma la natura primitiva, come piace a me, non com’è in realtà: foreste senza zanzare, mare con tempeste e squali che mai uccidono i “buoni”. Il mondo come mi piacerebbe che fosse, e il cuore e il cervello degli uomini come dovrebbero essere affinché potessimo fidarci gli uni degli altri a vivere in pace e serenità.»

Tarzan – Il mito dell’avventura tra giungla, storia e società

Frutto di ben 5 anni di ricerche, questo nuovo, corposo lavoro di Raffaele De Falco (già autore del bestseller Tex – Fiumi di China italiana in deserti americani) rappresenta il saggio più completo in Italia su tutto ciò che riguarda il mondo di Tarzan, l’uomo scimmia.
Il celebre personaggio di Edgar Rice Burroughs viene analizzato dall’autore sotto tutte le sue sfaccettature e la sua multimedialità. Dal romanzo e i suoi numerosissimi (e a volte assurdi) sequel ai fumetti (sia le strip che i comic book), passando per il cinema, le serie tv, i cartoon e persino le trasmissioni radio dedicate!

Letteratura, cinema, fumetto, radio e televisione vengono esplorate da De Falco con il suo abituale metodo analitico per cercare di abbracciare a tutto tondo l’analisi di un fenomeno trans-generazionale facente parte della cultura sociale internazionale dello scorso secolo. Tutto ciò nonostante i vari adattamenti, più o meno sovrapponibili all’originale versione di Tarzan del primo romanzo.

Tarzan non è solo un eroe, un giustiziere, un “super uomo”, semplicemente Tarzan incarna il senso assoluto di libertà.

L’opera si avvale di una completissima cronologia multimediale di tutte le opere e adattamenti che si sono avvicendati negli anni e che hanno permesso a più generazioni di poter conoscere la leggenda dell’uomo scimmia e delle sue avventure.

Inoltre vengono indicati nel dettaglio anche tutti i disegnatori che ne hanno realizzato i fumetti e le varie illustrazioni.

Infine, un'intera sezione è dedicata alla storia del suo creatore, Edgar Rice Burroughs, di come ha dato vita a questo incredibile personaggio e di come lo ha trasformato in un business che dura da oltre un secolo. E che ancora oggi continua a produrre i suoi frutti, sapendosi adattare alle esigenze delle nuove generazioni.

Un volume unico e da collezione, come di consueto realizzato in uno splendido cartonato e con un ricco apparato di immagini e foto di repertorio a colori.

Pinocchio. Storia di un burattino tra cinema, illustrazione e fumetto

Fin dai primi esordi sui giornali, Pinocchio ha sempre avuto uno strettissimo legame con l’immagine.
In un viaggio attraverso i suoi mille volti, il volume analizza i rapporti tra il romanzo originale e i suoi principali adattamenti nel cinema, nell’illustrazione e nel fumetto, cercando di capire come un burattino di legno sia riuscito a destare l’interesse di un pubblico sempre più vasto e, al tempo stesso, diverso.

Qualche info in più

Le maggiori ispirazioni di Collodi affondano le radici nella tradizione fiabesca, nelle fonti classiche di Ovidio e Apuleio e nelle favole greche e latine di Esopo e Fedro.
A partire da questa analisi, il volume conduce inizialmente il lettore attraverso le più importanti riscritture letterarie (come La filastrocca di Pinocchio di Gianni Rodari) e i maggiori successi cinematografici e televisivi, come il monumentale Pinocchio Disney, la serie anime giapponese Kashi no Ki Mokku diretta da Ippei Kuri, lo sceneggiato per la Rai di Luigi Comencini e il più recente film diretto da Matteo Garrone.
Inoltre, poiché il valore del romanzo Le avventure di Pinocchio è affermato anche grazie ai suoi illustratori, grande attenzione è dedicata alle principali edizioni illustrate, che permettono di verificare l’evolversi dell’immaginario del personaggio attraverso stili sempre più moderni.
Anche il fumetto si è ritagliato uno spazio sempre più grande nel raccontare il suo Pinocchio. Così, mentre all’estero si assiste ad operazioni come il primordiale adattamento di Osamu Tezuka e, parecchi anni dopo, lo stravolgente Pinocchio di Vincent Paronnaud, in Italia spicca tra gli altri il grande contributo di Jacovitti, che plasmato e riplasma l’immaginario del burattino di Collodi adattandolo alla sua contemporaneità.
Attraverso una così vasta disamina dei tanti volti di Pinocchio, questo saggio cerca di dimostrare quale sia la forza del personaggio che, a distanza di 140 anni dalla sua prima apparizione e contro ogni iniziale apparenza e diffidenza (anche dello stesso autore), continua ad appassionare intere generazioni.

Letteratura di mare

Nella vasta ed eclettica produzione artistica di Franco Caprioli, un grande protagonista è il mare.
La forte passione per esso e la profonda conoscenza al riguardo, hanno fatto sì che il maestro desse vita a numerose storie di mare di incredibile fascino.
Questo volume ne raccoglie dieci straordinari esempi, realizzati da Caprioli all’apice della sua carriera. Racconti che spaziano dall’ambientazione moderna a quella storica, passando per l’adattamento di opere letterarie di autori come Mark Twain ed Edgar Allan Poe.
Una vera perla del fumetto classico italiano, con i testi a firma di tre grandi autori della Nona Arte: Alfredo Castelli, Mario Basari e Renata Gelardini.

Qualche info in più

Non è un caso se Franco Caprioli viene definito “il poeta del mare”. L’attenzione verso la documentazione storiografica, tecnica e antropologica che contraddistingue tanto il maestro quanto le sue opere, si riflette nella rappresentazione estremamente realistica e naturalistica delle ambientazioni marine, ma anche degli abitanti del mare, delle imbarcazioni, dei costumi di culture ed epoche diverse. Un mare, quieto o burrascoso, in bianco e nero o a colori, che rende unica ogni storia di Caprioli.
Edizioni NPE ha scelto di rendere omaggio al maestro e alla sua passione realizzando il volume «Letteratura di mare», che raccoglie dieci storie a fumetti in cui l’elemento marino è protagonista. Le prime nove presenti al suo interno, apparvero in origine su «Il Giornalino» tra il 1970 e il 1973, mentre la decima fu pubblicata originariamente da Passenger Press nel 2016.

La particolarità di questo volume di quasi 200 pagine è data due singolari scelte:
quella di riprodurre le tavole retro-colorate originali con i colori stesi dallo stesso Franco Caprioli, che pur non celano il lavoro di cesellatura delle chine tipico del suo stile in bianco e nero;
e quella di utilizzare nei balloon i testi provvisori scritti a mano da Caprioli, alcuni persino a matita.

Di seguito l’elenco delle storie presenti nel volume:

- Allarme a Block Island

- Balene d’Assalto

- Capitan Gambedilegno

- I corsari del Rio Grande del Sud

- Il mozzo del Sant’Elia

- Lame incrociate

- Otto giorni su una zattera

- Un pugno di perle

- Una discesa nel Maelström

- Storia della Navigazione.

L’isola misteriosa

Stati Uniti, 1865. La guerra di secessione è in corso e la città di Richmond è assediata dalle truppe nordiste del generale Grant.
Cinque prigionieri e un cane fuggono dalla propria terra per mezzo di un pallone volante. Dopo alcuni giorni in balia di una tempesta, approdano su un’isoletta sconosciuta e disabitata nel Pacifico.
Tra incontri paurosi, pericoli scampati e accadimenti misteriosi, il gruppo di naufraghi sarà protagonista di incredibili avventure che condurranno a un finale... esplosivo.
Il romanzo capolavoro di Jules Verne rivive nella trasposizione a fumetti del maestro Franco Caprioli. Ottanta tavole strabilianti ed evocative, su sceneggiatura di Claudio Nizzi.

Dalla prefazione

La più interessante riduzione a fumetti italiana è senz’altro quella realizzata da Franco Caprioli per la rivista cattolica settimanale per ragazzi «Il Giornalino» delle edizioni San Paolo, pubblicata a puntate dal 25 ottobre 1970 al 7 febbraio 1971. [...] Rispetto alle riduzioni e condensazioni letterarie, il fumetto introduce, a sopperire alle descrizioni scritte, la forza descrittiva ed evocativa del disegno, qui gestita da uno dei più grandi maestri dell’arte figurativa applicata alla narrativa popolare. Questo aspetto sancisce contro ogni dubbio che la trasposizione a fumetti non è una semplificazione del testo letterario, ma un vero e proprio passaggio alla narrazione con un altro linguaggio, come nel caso di romanzi da cui sono tratte opere cinematografiche. Che poi questa forma espressiva assurga ad opera d’arte è tutt’altro che scontato, il miracolo avviene solo quando vi si cimentano disegnatori che sanno interpretare in modo completamente nuovo e personale l’opera originale, come nel caso del maestro Franco Caprioli.                                                                                                                                                  Claudio Ferracci