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Storie feline di gatti famosi

Dietro una grande personalità c’è sempre un grande… gatto!

Storie feline di gatti famosi racconta il rapporto di artisti, sportivi, scienziati e geni della Storia umana con i loro gatti, animali che come nessun altro hanno saputo ispirare i padroni nelle loro imprese più grandi, che fossero artistiche, poetiche, letterarie, sportive o scientifiche.

Che siano a pelo lungo o maculati, randagi o trovatelli, forastici o casalinghi, i gatti sono stati fonte di ispirazione, conforto e affetto per grandi artisti come Andy Warhol o Frida Kahlo, erano presenti nelle opere Ernest Hemingway o Jack Kerouac, lasciavano la loro “zampata” nei film di Stanley Kubrick o nelle canzoni di Freddie Mercury, si sono visti dedicare vittorie sportive come quelle di Federica Pellegrini ed erano lì, vicino ad Abraham Lincoln, ai presidenti e agli imperatori mentre questi segnavano i grandi momenti della nostra Storia.

Nel volume sono raccolte cinquanta vere testimonianze, disavventure, aneddoti, racconti tragici, assurdi o commoventi tra i gatti e i nomi eccellenti che li hanno accuditi, in forma di racconti brevi scritti da Sebastiano Barcaroli e accompagnati dagli splendidi ritratti illustrati di Marco Bonatti. Inoltre, una selezione accurata di citazioni celebri dedicate al mondo felino accompagna la lettura delle cinquanta schede.

Storie feline di gatti famosi è un viaggio nel mondo dei gatti visto con gli occhi delle persone che hanno segnato la Storia della cultura, dello sport, della scienza e della politica, un viaggio iniziato migliaia di anni fa in compagnia di questi adorati, dispettosi, dolci e insostituibili compagni pelosi.

Tra i personaggi e i loro gatti raccontati: Lewis Carroll, Cleopatra, Ed Sheeran, Totò, Carlo Rambaldi, Leonardo Da Vinci, Robert Crumb, Pablo Picasso, Nikola Tesla, i Beatles, David Bowie, Raymond Chandler, Audrey Hepburn… e tanti altri!

Storie a passeggio di cani famosi

«Dietro a un grande personaggio, c’è il suo migliore amico che scodinzola!»

Storie a passeggio di cani famosi esplora il rapporto di artisti, scienziati, sportivi e grandi personalità con i loro cani, animali che hanno accompagnato donne e uomini di ogni epoca nelle loro imprese più importanti.

50 storie vere tutte da scoprire, cariche di aneddoti, racconti divertenti, dolci o commoventi, affiancate da eccezionali ritratti illustrati a colori e da una selezione di citazioni per veri amanti dei cani.

Lo sapevate che il giorno dell'incoronazione si dice che la Regina Elisabetta II avesse nascosto il suo corgi Susan sotto un plaid dentro la carrozza reale?

Lo sapevate che il grande compositore Giuseppe Verdi scrisse alcune lettere facendo finta che a scriverle fosse il suo cane Black? Black nelle lettere definiva Verdi... il suo maggiordomo!

Nel volume sono raccolte cinquanta vere testimonianze, disavventure, aneddoti, racconti tragici, assurdi o commoventi tra i cani e i nomi eccellenti che li hanno accuditi, in forma di racconti brevi scritti da Sebastiano Barcaroli e accompagnati dagli splendidi ritratti illustrati di Marco Bonatti. Inoltre, una selezione accurata di citazioni celebri dedicate al mondo canino accompagna la lettura delle cinquanta schede.

Tra le storie anche Walt Disney, Napoleone, Lionel Messi, Nelson Mandela, James Dean, Stephen King, Elvis Presley, Alessandro Magno, Salvador Dalì... e tanti altri personaggi famosi e i loro cani!

Siberia

La storia dei trent’anni più importanti della Russia attraverso la vita, i cambiamenti, le rinunce, i misteri e gli amori del conte Kovalensky, intellettuale e nobile che sposa la causa della rivoluzione. Per essa lascia una ricca e scintillante Pietroburgo per andare avventurosamente incontro a un eroico e tragico destino fra gli sterminati campi coperti di neve e i boschi di betulle della fredda Siberia.

Una lunghissima saga/biografia che vede protagonista Gabriel Kovalensky, ripercorrendo con lui tutto il periodo pre- e post-rivoluzione d’ottobre. Si segue il suo percorso da nobile e stimato studioso moscovita a prigioniero nei gulag siberiani sino a membro ufficiale dei Soviet. La sua vita sarà contraddistinta da innumerevoli vicissitudini di cui spesso e volentieri non ne sarà la causa diretta.

In quest’opera ritroviamo i marchi di fabbrica di Attilio Micheluzzi sia a livello di trama, con i classici interloqui con i protagonisti, sia il suo stile beffardo e il tratto pulito e preciso, da vero maestro della linea chiara.

Una grande storia che Edizioni NPE propone per la prima volta assoluta in Italia interamente a colori, grazie al ritrovamento delle tavole originali da parte della Galleria Little Nemo.

Roy Mann

«Sì, Roy, qualunque cosa cerchi la troverai…
La materia di cui sono fatti i sogni non può morire…»

New York, 1936. Roy Mann, sceneggiatore di fumetti per conto della Wonder Comics, viene scaraventato in una dimensione parallela a causa dell’esplosione di una caffettiera difettosa. In questo mondo alternativo, gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra a loro stessi, per essere veramente sicuri di vincere… Tra nuvole di cotone idrofilo, astronavi da turismo e cinesi che parlano napoletano su uno scooter volante, l’avventura di Roy Mann lo catapulterà in una spirale di avvenimenti assurdi, dove i personaggi da lui inventati irrompono prepotentemente a guardia di un oscuro segreto.

Una fonte d'ispirazione per Sclavi fu il romanzo Assurdo universo di Fredric Brown che viene più volte citato nello stesso fumetto; in alcune vignette si vede Roy Mann leggere questo libro ed il primo episodio della serie si chiude con una citazione dal testo ("...tutti gli universi concepibili esistono ...e io posso sceglierne uno migliore di quello che ho lasciato...").
Nel libro l'esplosione di un razzo sbalzava il protagonista in un universo parallelo; in Roy Mann, invece, la stessa situazione sembra verificarsi in seguito all'esplosione accidentale di una caffettiera.

Il fumetto è ricco di citazioni, come da buona tradizione "sclaviana"; evidente l'omaggio al c di Alex Raymond, sia nelle ambientazioni più oniriche in cui si trova coinvolto Roy Mann, che nei personaggi (la principessa Lara e soprattutto il malvagio Ling, evidente parodia anche nel nome del perfido Ming di Flash Gordon).

In tutto gli episodi di Roy Mann sono tre, tutti realizzati per la rivista Comic Art.
Le tre storie sono (tra parentesi i numeri di Comic Art su cui sono stati pubblicati ed il periodo):

- In uno strano mondo (C.A. nn. 34/39 - giu/dic 1987)
- Orizzonti di gloria (C.A. nn. 43/45 - mar/mag 1988)
- Quante volte tornerai (C.A. nn. 78/80 - apr/giu 1991)

Le storie furono poi state raccolte in volume dalle stesse edizioni Comic Art e dalle Edizioni L'Isola Trovata.
le ristampe in volume furono tre:
- L'Isola Trovata 1988 (in tre albi),
- Editrice Comic Art 1993 (in un unico brossurato)
- Rizzoli Lizard 2013 (in unico cartonato)

Rosso Stenton – Integrale

Estremo Oriente, fine anni Trenta. Un palombaro della marina americana, Roscoe – detto “Rosso” – Stenton, si trova tra due fuochi: da un lato Wu Pei Fu, un trafficante d’armi che vuole sfruttarlo per recuperare alcuni carichi perduti, dall’altro Boccio di Rosa, un’affascinante donna a capo di un piccolo esercito di pirati. Tra Storia, azione e ironia, cominciano così le sue incredibili avventure, sullo sfondo di una Cina coinvolta nel più grande conflitto asiatico del XX secolo: la seconda guerra sino-giapponese. La serie completa del maestro del fumetto d’avventura, raccolta in unico volume.

Pubblicato originariamente in più episodi – Shanghai, Avventura in Manciuria e Yellow Christmas su «L’Eternauta» tra il 1982 e il 1987, e La lunga notte su «Orient express» I protagonisti n. 16, Edizioni L’isola ritrovata nel 1986 – «Rosso Stenton» racchiude tutte le atmosfere avventurose, il periodo storico e gli stilemi narrativi dell’Attilio Micheluzzi maturo. La ricostruzione meticolosa di ambienti e cronologie impreziosisce la trama, e il dinamismo delle inquadrature guarda con affetto al cinema americano classico. Una freschezza narrativa ricca di dialoghi, spesso ironici, con una particolare attenzione ai personaggi minori. Una saga che, tra piccole e grandi rivendicazioni intorno a confini e minoranze, risulta incredibilmente attuale.

«Nel raccontare il suo lavoro sul purtroppo unico numero della rivista «European Cartoonist» confezionata in lingua inglese nell’estate 1984 dall’editore amatoriale Nino Bernazzali, è Micheluzzi stesso a rivelare in poche ma efficaci parole quanto sia stata “la Cina degli anni Trenta, l’epoca dei Signori della guerra, del Kuomintang, dei giapponesi, delle concussioni, del contrabbando, il canto del cigno della razza bianca in Asia ad affascinarmi, più del marinaio rissoso, cialtrone e disertore”, che guida il lettore nelle vicende, in una miscela esplosiva di temi e situazioni che rimane ammaliante ancor oggi per il suo miscuglio di esotismo e cliché, agevolmente irrisi e superati proprio nel momento in cui vengono messi in scena dalla narrazione sopraffina dell’autore istriano.»

Dalla prefazione di Loris Cantarelli.

Pizarro in Perù

Disegnato nel 1990 per la sceneggiatura della scrittrice argentina Lilian Goligorsky, sinora questo magnifico volume non era mai stato tradotto in italiano. Lo stesso autore non lo vide pubblicato, poiché la sua prematura scomparsa, il 20 settembre 1990, glielo impedì. L’avventura di Pizarro faceva infatti parte di un grande progetto dell’Editorial Planeta-DeAgostini, Relatos del Nuevo Mundo, dedicato alla celebrazione dei cinquecento anni dalla scoperta delle Americhe: apparve quindi nel 1992, in spagnolo, per una bella edizione di grande formato e colorata in originale dallo stesso Micheluzzi, accanto a opere di altri maestri dell’historieta quali Alberto ed Enrique Breccia, José Muñoz, Alfonso Font, Paul Gillon e gli italiani Sergio Toppi e Lorenzo Mattotti.

Si tratta di un volume straordinario, con dei colori di una grazia ed una qualità senza precedenti. Attilio Micheluzzi è noto soprattutto per la sua linea chiara ed i suoi intensi bianco e neri. Questo graphic novel interamente a colori non potrà che stupire il pubblico.

Francisco Pizarro (1475–1541) è stato un condottiero spagnolo, conquistatore dell’Impero Inca e fondatore della città di Lima, attuale capitale del Perù. Gli Inca erano forti di trentamila soldati e gli Spagnoli ne avevano solo 250 ma, attirato il re Inca Atahualpa fingendo di “trattare”, lo catturarono e giustiziarono, facendo seguire a quell’indegno gesto una carneficina di migliaia di indigeni.

Il volume presenta anche un altro racconto breve di Micheluzzi, forse la sua prima incursione nell’immaginario delle civiltà precolombiane, apparso sulle pagine del «Corriere dei Ragazzi» nell’agosto del 1972 – dunque nel pieno della fase aurorale dell’autore.
Scritto da Piero Selva (uno degli pseudonimi di Mino Milani, straordinario sceneggiatore che ha segnato un’intera epoca del fumetto italiano) e firmato da Micheluzzi con il nom de plume Igor Arzt Bajeff, anche Il sole di Montezuma ci porta nelle Americhe dei conquistadores, nel pieno del processo di espansione occidentale che dette il via al più grande genocidio nella storia dell’umanità.

Mostro Cinema

La guida definitiva ai mostri più famosi della storia del cinema.

Mostro Cinema celebra la figura del mostro sul grande schermo in tutte le sue declinazioni.
Dai mostri classici che hanno fatto la Storia, ai terrori contemporanei, ogni raccapricciante creatura, anche la più originale e impensata, viene raccontata attraverso i migliori film che la vedono protagonista.
Vampiri, zombi, streghe, alieni, fantasmi, mutanti, licantropi. In una selezione oculata tra diversi generi - horror, fantascienza, dramma ma anche commedia e pellicole per ragazzi - Mostro Cinema celebra il terrore, la meraviglia e la capacità del cinema di trasportarci in mondi sconosciuti, dove i mostri spaventano e affascinano in egual misura e ci svelano qualcosa di più profondo su noi stessi. Dalla creatura di Frankenstein a Godzilla, da Gollum de Il Signore degli Anelli a Predator, una carrellata di mostri cinematografici arricchita da numerosi approfondimenti!
Una vera chicca per tutti gli appassionati del cinema e del genere specifico. Irresistibile nel suo formato, ricco di immagini a colori.

Qualche info in più

Immaginate di addentrarvi in un labirinto oscuro e affascinante, popolato da creature mostruose che hanno terrorizzato e affascinato generazioni. Mostro Cinema è proprio questo: un viaggio avvincente nel cuore del cinema, horror e non solo. Un'esplorazione approfondita di tutte quelle creature che hanno segnato la storia del grande schermo.
Un volume di oltre 300 pagine, riccamente illustrato, in cui ogni creatura è analizzata in modo approfondito, con una descrizione dettagliata delle sue caratteristiche fisiche e psicologiche.
L'autore non si limita a presentare i mostri, ma li contestualizza all'interno dei film che li hanno resi famosi. Troverete approfondimenti sui generi cinematografici, sui registi che hanno saputo sfruttare al meglio il potenziale delle creature mostruose e sugli attori che ne hanno interpretato i ruoli.
Un'enciclopedia indispensabile per conoscere a fondo la storia e l'evoluzione dei mostri cinematografici.

Mille pugili

Un turbinio di racconti e aneddoti pugilistici, una rappresentazione monumentale della più conosciuta e discussa arte del pianeta. Un’opera che ha richiesto vent’anni di ritocchi, rifiniture e stravolgimenti, con la classifica dei più grandi pugili di oggi tempo e peso, e la graduatoria dei trenta match più grandi di sempre. “Mille pugili” promuove il ricordo di duecento anni di salite all’Olimpo e di discese all’Inferno di atleti forti, coraggiosi e unici come solo i pugni sanno essere, ma spesso autodistruttivi, come solo i pugili sanno essere. Tra racconti di ogni sorta, scorrevoli e senza troppi fronzoli secondo lo stile dell’autore, il libro spazia dal celebrato campione milionario, allo sfortunato ragazzo che sul ring ha perduto ogni cosa, anche la vita.

Michele Strogoff – Il corriere dello zar

Un capitano dei corrieri dello Zar Alessandro II è incaricato di recapitare un messaggio segreto al Granduca Dmitrij, fratello del sovrano. Per farlo, dovrà attraversare tutta la Siberia, arrivando fino a Irkutsk. Una missione a cui è legata la sorte dell’intera Russia, minacciata da una rivolta tartara. Comincia così il viaggio di Michele Strogoff che, tra pericoli e agguati, proverà con grande audacia a portare a termine il proprio compito. A illustrare questo classico di Jules Verne, insieme a I violatori del blocco - altra opera del padre della fantascienza - è il maestro Franco Caprioli. Due trasposizioni in cui ogni tavola è un’opera d’arte.

Nato a Mompeo, in provincia di Rieti, e vissuto a Roma, Franco Caprioli (1912 - 1974) si dedicò inizialmente alla pittura per poi passare all'illustrazione e al fumetto, collaborando principalmente con «Il Vittorioso», «Topolino» (giornale) e «Il Giornalino». Uno straordinario artista dall'animo nobile e dal tratto molto personale e raffinato, noto per il suo caratteristico “pointillisme”, a cui sono debitori molti dei maestri a lui successivi. Un autore profondamente innovativo, nelle cui opere si riflette il grande amore per il mare unito alle passioni per l’etnologia, l’archeologia e la preistoria su cui si è a lungo documentato nel corso della propria vita. Tra i suoi lavori più memorabili si ricordano proprio la storia del corriere dello zar di Russia, Michele Strogoff, e quella del capitano del veliero Delphin narrata ne I violatori del blocco, pubblicate originariamente su «Il Giornalino» negli anni Settanta e ora riproposte in un volume unico. Due grandi opere dello scrittore francese che rivivono negli splendidi disegni del maestro, in una edizione cartonata a colori che ne valorizza l’incredibile valore artistico.

«Caprioli non traduce Verne, lo reinventa... il linguaggio narrativo viene assorbito e trasformato da quello grafico e la vicenda ci viene restituita e svelata in immagini di stupefacente bellezza».

Claudio Nizzi

Mermoz

Jean Mermoz, soprannominato l'Arcangelo, è un leggendario pilota francese considerato un eroe per il suo rigore e impegno su più fronti. Amante della poesia e dell’arte, amico e collega di Antoine de Saint-Exupéry, rinunciò a una potenziale carriera letteraria scegliendo di arruolarsi nell'aviazione militare. Fu tra i primi ad aprire le rotte per il servizio aeropostale tra Francia, Africa e Sud America a cavallo tra le due guerre, distinguendosi come uno dei più grandi aviatori del suo tempo. Ma la sua storia si interruppe prematuramente, dissolvendosi nell’Oceano Atlantico. Una figura iconica, raccontata da Attilio Micheluzzi in un’accurata biografia a fumetti ispirata ai testi del giornalista Joseph Kessel.

L’architetto Micheluzzi è appena giunto all’aeroporto di Dakar. Si trova nella capitale del Senegal per seguire la realizzazione di un grande albergo in Boulevard Roosevelt, sulle rovine di una vecchia batteria costiera della Marine Nationale Française. Poco dopo essersi sistemato prende un taxi per raggiungere il sito del vecchio aeroporto di Ouakam, base dell’Aeropostale, da dove i velivoli della Latécoère partivano per il Brasile. Una stele si staglia sull’oceano e ricorda tutti gli uomini dell’Aeropostale caduti in volo sull’oceano. Il nome di Mermoz risalta sulla stele rosea e la commozione nello sfiorarlo è forte. È la maniera più prossima per sentire vicino l’eroe che in patria avevano soprannominato l’Arcangelo (sarebbe stato troppo semplice definirlo unicamente Angelo perché tanti avevano le "ali”, ma lui era qualcosa di più, quell’uomo che in pochi anni aveva compiuto imprese maestose, un Icaro moderno (come lo aveva definito qualche giornalista francese), che forse aveva voluto avvicinarsi troppo al sole. Attilio sente di aver la raggiunto prima parte di un pellegrinaggio durato 25 anni, di aver sciolto un voto contestuale al proposito di iniziarne immediatamente un altro. Ci vorranno altri 25 anni per sciogliere il voto di cui parliamo, quando l’opera di Micheluzzi vedrà la luce.

Dalla prefazione di Vincenzo Graziano.