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Tutti Libri

Il Piccolo Principe delle Tenebre

Il Piccolo Principe delle Tenebre è il nuovo romanzo di Nicola Pesce.

Bluetta si è trasferita con il padre in un piccolo villaggio della profonda Scozia.

Non è una bambina come le altre, lei non si sente parte del mondo e non è mai felice.

Finché non scopre una chiesa avvolta dall'edera e il suo enigmatico custode. Ogni notte, tra pagine polverose e segreti millenari, il mistero si infittisce.

Chi è il bambino che non lascia tracce nello specchio?

«Mantieniti pura.
Non annegare nello specchio».

Il volume è uno splendido cartonato con la copertina in stoffa grigia e i rilievi in nero lucido.

Il fiato di Edith

In una Irlanda di un indefinito secolo passato – tra prati verde scuro, piccole casette e grandi nebbie – un ragazzo di dieci anni o poco più, inseguendo una palla di pezza rotolata ai piedi di una collina, scorge una casa diversa dalle altre. Entra attraverso la porta socchiusa e vede una famiglia in piedi accanto a un lettino, di fronte a un fuoco scoppiettante. Distesa sul lettino, la piccola Edith, una bimba malata dai lunghissimi capelli rossi, che respira a piccoli sorsi. È così che il piccolo Jonathan cade suo malgrado in una favola. Non si sa come esattamente, si parla di un maleficio, di una strega... una volta... e la piccola Edith non può vivere come le altre persone, per il suo cuore troppo debole. Il ragazzo prenderà a frequentare assiduamente quella casa, facendo compagnia ad Edith, raccontandole la vita, il mondo esterno, leggendole libri e sorseggiando il tè insieme. Riuscirà a guarirla?

Per la prima volta in edizione economica, uno dei libri più amati di Nicola Pesce.
Una narrazione poetica e suggestiva, capace di trasportare il lettore in un mondo sospeso tra incanto e destino.

«Promettimi che verrai sempre.

Io non so che cosa è il mondo là fuori.

Quando piove so che piove perché tu entri ed hai i vestiti bagnati e so che è autunno quando mi porti una piccola fogliolina rossa.»

World Without End

Milioni di anni nel futuro, si assiste a un nuovo mondo fatto di carne viva, circondato da mari acidi e ricoperto di montagne di ossa. Il ribollente nucleo del pianeta ospita l’oscura città di Bedlam, dove una razza interamente maschile sopprime ogni manifestazione di femminilità. In questo scenario brutalmente surreale, sopraggiunge una misteriosa presenza femminile, Rumour, pronta a sfidare il commando di Fratello Ossa in una guerra mortale tra i sessi. In un'avvincente miscela di allegoria fantascientifica e avventura fantasy, per la prima volta in Italia la straordinaria serie di due colossi del fumetto internazionale, Jamie Delano e John Higgins, raccolta in un unico volume. Consigliato ad un pubblico adulto.

Qualche info in più

 Pubblicata originariamente nel 1990 in sei uscite per la DC Comics, la serie «World without end» sorprende ancora oggi per la sua straordinaria potenza narrativa e visiva. Lo speciale connubio tra la scrittura del visionario Jamie Delano (già autore di «Hellblazer») e le illustrazioni dall’eccelso John Higgins (anche colorista di «Watchmen»), dà vita a un risultato epico. La loro è la visione di un mondo fatto non di terra, non di pietra, ma di carne viva. Un terribile organismo colossale, in apparenza putrefatto, al cui centro pulsano ancora fiumi sommersi di linfa vitale. Il tutto raccontato con uno stile e un'abilità che tengono incollato il lettore alle duecento pagine a colori della leggendaria serie.

Bio autori: Jamie Delano e John Higgins

Jamie Delano (Northampton, 1954) ha fatto parte della cosiddetta “British invasion” di autori di fumetti post-Alan Moore. È meglio conosciuto per essere stato il primo scrittore della serie «Hellblazer», che ha come protagonista John Constantine. Le sue opere presentano spesso elementi di fantascienza e horror, utilizzati in modo allegorico. Soggetti frequenti sono la guerra tra i sessi, imperialismo e genocidio, il crollo ambientale e culturale. È considerato da molti tra i più prolifici e fondamentali creatori di storie.

John Higgins (Liverpool, 1949) ha lavorato a due delle più grandi storie a fumetti di tutti i tempi, «Watchmen» e «The Killing Joke», oltre che all'iconico personaggio britannico Judge Dredd. Come disegnatore, e talvolta anche come scrittore, si è occupato di personaggi come Batman, John Constantine e Jonah Hex. Nei suoi quarant’anni di carriera artistica come freelance, ha collaborato per oltre metà del tempo con la DC Comics.

Wes Craven – Il regista dell’Incubo

Un’analisi dell’intera produzione cinematografica di Wes Craven: dagli esordi fino all’ultima pellicola.

Tra i più celebrati dal fandom dell’horror, Wes Craven rappresenta un caso unico all’interno del panorama hollywoodiano e non solo, a partire dalla sua biografia.
Cresciuto in una famiglia fortemente religiosa, scopre la Settima Arte soltanto al college, dove si innamora di autori europei come Bergman e Antonioni. Consegue studi prettamente umanistici e diventa docente di lettere, ma sceglie di abbandonare una strada sicura dopo una folgorazione avuta in una piccola sala di proiezione.
Ricordato dagli appassionati di cinema dell’orrore per le due saghe di Nightmare e Scream, il cineasta americano ha prodotto una filmografia vasta e variegata.
Questo saggio passa in rassegna tutte le sue opere: partendo dagli esordi indipendenti nella scena newyorkese con L’ultima casa a sinistra fino ad arrivare a Scream 4, l’ultimo lavoro realizzato.
Un omaggio che approfondisce la poetica di un fine conoscitore di psicanalisi e narratologia, in grado di fare dell’horror un veicolo ideale per un cinema fortemente umanista, innamorato della forza e delle fragilità del mondo adolescenziale.

L’autoreMariano Mesti

Nato nel 1993 in provincia di Napoli, ha studiato all’Università degli Studi di Firenze laureandosi in Storia e critica dello spettacolo.
La sua passione per il cinema nasce sin da piccolo, quando divorava VHS dei generi più disparati: da Edward mani di forbice a Matrix. Nel corso dei suoi studi ha approfondito principalmente il rapporto tra cinema e altri media, come il fumetto, scrivendo una tesi su Sin City di Robert Rodriguez e una sulla figura di Superman nell’audiovisivo.
Attualmente è docente di lettere e, nell’ottica di rivalutazione critico-storiografica del cinema di genere, ha scelto di tornare al suo primo amore filmico, Nightmare e lo slasher, dedicando una monografia al regista Wes Craven.

Ventenni Paperoni – Ma leggi ancora Topolino?

Le storie dell’universo Disney vengono tradizionalmente associate a un pubblico di bambini.  Ma cosa si cela dietro quelle pagine a fumetti? Attraversando epoche, questioni sociali, scandali e curiosità, questo volume propone un nuovo punto di vista, consapevole e attento, sulle figure che hanno segnato la nostra infanzia.

 C’è chi le ha lette da piccolo, chi le ha recuperate quando era già grande. Una cosa è certa: tutti conosciamo le storie Disney. Un universo di autori, mondi e personaggi impresso da generazioni nell’immaginario collettivo. Dagli anni Trenta ad oggi, il fumetto Disney ha messo in scena una commedia senza fine interpretata da animali antropomorfi, che di simile all’uomo non hanno solo l’aspetto. Topolino, Paperino e tutti gli altri vivono sogni, conflitti e ambizioni tipicamente umane. Racconti che ritraggono la società e i suoi mutamenti, suscitando empatia nel lettore e nello spettatore.

Lo sa bene la community di “Ventenni Paperoni”, un gruppo di appassionati che da anni, tra il serio e il faceto, racconta l’universo Disney all’interno del suo salotto online: utilizzando un linguaggio universale, sblocca ricordi, solleva quesiti e incuriosisce neofiti che finiscono per appassionarsi. Contenuti apparentemente leggeri, che celano un grande lavoro di analisi e approfondimento sfociato in questa originale pubblicazione: Ventenni Paperoni - Ma leggi ancora Topolino?, una panoramica accurata sui fumetti Disney, che lancia spunti di riflessione e offre nuovi sguardi su temi e personaggi che conosciamo – o credevamo di conoscere – da sempre.

Come mai nelle storie di paperi e topi parlanti ci sono (quasi) solo zii e nipoti e nessun genitore? Cosa possono insegnarci su noi stessi i personaggi più bizzarri che popolano Paperopoli e Topolinia? Eta Beta mangia davvero naftalina? Com’è rappresentata l’attività lavorativa in questo tipo di narrazioni? È vero che nei fumetti Disney non si fa mai cenno al sesso?

A queste e molte altre domande risponde il volume Ventenni Paperoni – Ma leggi ancora Topolino?, insieme a un’indagine sulla storia editoriale e l’evoluzione caratteriale di Topolino e Paperone nelle varie versioni fornite da autori di epoche e sensibilità diverse. Ricco di immagini a colori.

Zack Snyder – Into the Snyderverse

Zack Snyder, tra i più grandi cineasti contemporanei, ha realizzato opere per il grande schermo divenute ben presto dei cult: da L’alba dei morti viventi a Batman vs Superman, passando per 300. Questo saggio analizza in maniera approfondita tutti i suoi film, ripercorrendo la carriera del regista tra curiosità e retroscena.

Qualche info in più

Regista, sceneggiatore e produttore, Zack Snyder è tra le menti più creative del Cinema contemporaneo.
Autore di numerosi blockbusters, i suoi film spaziano tra morti viventi, supereroi e fantascienza.
Il suo percorso di vita, poco noto, e il cammino professionale non sono sempre stati semplici. E i suoi lavori sono tra i più polarizzanti del nostro tempo.
Eppure, in appena un ventennio di carriera, Snyder è riuscito a progettare e creare il cosiddetto Snyderverse (“Universo Snyder”): una cattedrale cinematografica e narrativa dalla tripla navata, basata su cannibalismo horror, superpoteri eroici ed epica stellare.
La sua produzione è ambiziosa, esplosiva, curatissima nei dettagli. Le immagini dinamiche, multiformi, inaspettate. Lo stile unico e riconoscibile.
Questo volume passa in rassegna tutti i suoi film, dagli esordi sin ad oggi, tra appassionanti dietro le quinte e curiosità inedite.

L'autore Filippo Rossi

“Jedifil”, nato a Rovigo nel 1971 e trasferitosi a Trieste nel 2009, ha scritto libri sulla saga di Star Wars, su Superman e sull’Universo fantascientifico di Dune (quest’ultimo pubblicato per Edizioni NPE).
Ama il disegno e il fumetto, la psicologia e il mito, il rock filosofico di Roger Waters e certo cinema. È Presidente di Yavin 4, il fan club italiano di Star Wars, del Fantastico e della Fantascienza.
Membro dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani, sostiene la rivista «Éndore» dedicata al mondo del Signore degli Anelli.

Storia degli effetti speciali

Che cosa sono gli effetti speciali? Qual è la loro funzione all’interno di una pellicola cinematografica? Un insieme di tecniche utilizzate nel cinema per simulare eventi altrimenti impossibili da rappresentare in maniera tradizionale, in quanto costosi, pericolosi o semplicemente contrari alle leggi della natura.
Film come Lo SqualoRitorno al FuturoIncontri Ravvicinati del Terzo Tipo o 2001: Odissea nello Spazio sarebbero esistiti senza la nascita degli effetti speciali?
Un viaggio affascinante nelle fondamenta della settima arte per conoscere da vicino uno degli elementi narrativi più coinvolgenti e appassionanti della storia del cinema.

«…Lo squalo non si può ammaestrare quindi è necessario crearne uno, un surrogato che lo sostituisca affinché possa agire non solo secondo il copione ma risultare pure vero, come il più vero dei predatori degli abissi mai fotografati prima…»

«…La sequenza relativa alle astronavi nello spazio, fu realizzata tenendo conto di dati e studi provenienti dalla NASA. Kubrick voleva che il pubblico non pensasse a quanto mostrato come ad un inganno ma voleva che tutti credessero veramente che sullo schermo ci fossero delle riprese reali…»

«…Il 1978 è invece l’anno di Superman di Richard Donner. Con Star Wars e Incontri ravvicinati del terzo tipo gli effetti speciali avevano sul serio promesso l’impossibile e i tempi erano ormai maturi per una nuova sfida: far volare un uomo sullo schermo…»

San Martín di Alberto Breccia

Questa pubblicazione è il risultato di un faticoso lavoro di compilazione, selezione e restauro delle immagini che Alberto Breccia ha realizzato sul libertador José de San Martín. Spinto dall’interesse di divulgare queste bellissime tavole, l’autore Toni Torres ha scritto una biografia di quello che in Argentina è considerato il “padre della patria”, che funge da sceneggiatura per uno straordinario collage di illustrazioni del maestro. Un volume che, nel raccontare la vita di una importante figura storica, riporta alla luce un’opera quasi perduta di uno dei più grandi illustratori di sempre.

Per la prima volta edito in Italia.

Per molto tempo, il fumetto argentino ha rappresentato una delle scuole più influenti e apprezzate a livello mondiale. Alberto Breccia è sicuramente la punta di diamante di questa produzione. Considerato uno dei maggiori autori di fumetto di tutti i tempi, ha ispirato generazioni di maestri. Tra i suoi lavori più significativi si ricordano le collaborazioni con Héctor Oesterheld, in particolare Mort Cinder (1962), Vida del Che Guevara (1968) e una nuova versione de L'Eternauta, originariamente disegnato da Francisco Solano López.

A trent’anni dalla sua scomparsa, Edizioni NPE pubblica un’opera che non aveva ancora toccato il suolo italiano: San Martìn. José de San Martìn è stato un generale argentino, le cui campagne furono decisive per l’indipendenza di Argentina, Cile e Perù. È considerato tra i maggiori artefici della fine della colonizzazione spagnola in America Latina. In questo volume, si ripercorre la sua vita dai primi anni argentini fino alla morte in Francia. Le illustrazioni di Alberto Breccia ammaliano e riflettono, come nessun altro, gli eventi che hanno segnato il destino del Sud America.

Zerocalcare – L’arte narrativa di Michele Rech

Michele Rech è senza dubbio il fumettista italiano più letto e apprezzato del nostro tempo. Le sue storie hanno acquisito un posto di rilievo tanto nel panorama fumettistico quanto in quello dell’animazione. Come appaiono però un fumetto o una serie di Zerocalcare dall'interno? Analizzando la struttura delle storie, lo stile narrativo e i personaggi, questo volume offre un viaggio nel mondo creativo dell’autore, alla scoperta dei principali meccanismi alla base delle sue opere.

Qualche info in più

Molto è stato scritto, e si continua a scrivere, sulla rilevanza generazionale dei temi trattati nelle opere di Zerocalcare e sul background culturale dell’autore, ma ancora poco si è indagato sugli aspetti che caratterizzano la sua narrazione. L’intento di questo saggio è di fornire dunque una panoramica sul suo modus narrandi, sia nel fumetto che in altri linguaggi espressivi, con una prima parte dedicata alle caratteristiche narrative dei fumetti, e una seconda parte incentrata su come queste siano state recepite dal cinema d’anima-zione e non. Una generale illustrazione dell’ecosistema stilistico di Zerocalcare.

Bio autore Matteo Boni

Classe 1991, è laureato in Lingue e Civiltà Orientali. Nella tesi di laurea ha unito la materia di specializzazione con la passione per la Nona Arte, realizzando un’analisi dei fumetti prodotti in Cina durante la Rivoluzione Culturale. Diplomato presso la Scuola Romana di Fumetti, ha esordito come sceneggiatore per Menhir Edizioni (La notte del custode, albo «Il morto», n.35) e ha realizzato un fumetto (L’ultima notte su Monte Calvo) per la rivista «Nuname», occupandosi anche dei disegni. Con il volume Zerocalcare – L’arte narrativa di Michele Rech (Edzioni NPE) ha scelto di analizzare in maniera approfondita l’arte narrativa di Zerocalcare.

Titanic

«L’interno della grande nave è ora deserto. I grandi saloni,
affollati fino a qualche ora fa di dame e gentiluomini eleganti,
sono diventati una agghiacciante visione di incubo...»

Nella notte tra il 14 ed il 15 aprile 1912, il transatlantico più grande e più lussuoso del mondo, espressione della massima tecnologia navale britannica, entrò in collisione con un iceberg durante la sua traversata dell’Oceano Atlantico. Nel naufragio trovarono la morte 1518 dei 2223 passeggeri imbarcati. Che siano prostitute o principesse russe, rivoluzionari o miliardari americani, bastò un semplice pezzo di ghiaccio per riportare tutti all’uguaglianza più totale. Un’opera umana, intensa e sofferta, nella quale Attilio Micheluzzi esprime tutta la sua potenza di autore e disegnatore. Quest’opera non veniva ripubblicata in Italia da dieci anni (mentre in Francia è stata un grande successo anche nel 2012).

Micheluzzi ha avuto da sempre una forte predilezione per le storie d'avventura solitamente caratterizzate da un'ambientazione d'epoca, in un passato più o meno recente e molto spesso incastonata in periodi di grandi conflitti e grandi cambiamenti.
Non mancano sue opere ambientate al presente (come Johnny Focus e perfino una storia di Dylan Dog intitolata Gli Orrori di Altroquando), oppure ancora storie di fantascienza (come ad esempio l'originale Roy Mann) ma è un dato di fatto che la maggior parte della sua produzione faccia riferimento al passato.

Titanic fu la prima collaborazione del Maestro Micheluzzi con la rivista «Comic Art», nel 1988. Ma il volume che avete tra le mani contiene anche la storia breve a fumetti La Tragedia del Titanic, disegnata nel 1972 sulle pagine del «Corriere dei Ragazzi» per la serie Dal nostro inviato nel tempo Mino Milani.

Questo straordinario volume è la seconda uscita della collana interamente dedicata ad Attilio Micheluzzi, che Edizioni NPE pubblicherà integralmente nel corso del tempo con cartonati dai prezzi contenuti.
Dopo le collane dedicate a Dino Battaglia e a Sergio Toppi, un altro fondamentale tassello del fumetto italiano si inserisce nel percorso della casa editrice del fumetto d’autore.