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Tutti Libri

La costellazione del cane

Nel Seicento, una terribile epidemia colpì Bologna portandosi via quasi metà della sua popolazione: la peste. Eventi così drammatici hanno spesso generato crisi sociali in cui la superstizione ha preso il posto della ragione, dando il via a una sconsiderata caccia agli untori. In questo volume la malattia assume un volto, diviene personaggio, e condanna chiunque incontri sul proprio cammino «senza riguardo né a ricco né a povero». Una fedele ricostruzione storica del periodo, a partire dai costumi e dalle ambientazioni magistralmente riprodotti dagli acquerelli di Sergio Tisselli, a cui si unisce l’elemento fantastico.

È proprio con La costellazione del cane che prese il via la carriera artistica di Sergio Tisselli ed è grazie a questa pubblicazione che entrò in contatto con Magnus, con il quale avrebbe poi intrapreso un proficuo rapporto di collaborazione. La peste che colpì il capoluogo dell’Emilia-Romagna nel XVII secolo era un argomento molto caro a Tisselli, tanto che scelse di dedicargli persino la sua tesi di laurea in Storia Moderna. Partendo da quest’ultima per la stesura della sceneggiatura, dopo essersi a lungo documentato sui dati storici, tradusse in immagini quel triste capitolo di Bologna – sua città natìa – insieme al mondo di superstizioni che si era creato intorno. Unendo il reale con il fantastico, personificò la malattia: un uomo sinistro e misterioso che si aggirava per le strade seminando dolore e morte, senza fare sconti a nessuno né distinzioni tra classi sociali. Il risultato è insieme una meravigliosa finestra sul passato e un’affascinante storia originale dalle tinte oscure.

«Di Tisselli mi colpirono da un lato il suo interesse per la Storia e, compatibilmente con la sua vocazione pittorica, l’inclinazione a realizzare visualizzazioni storiche il più possibile puntuali e convincenti; dall’altro la modestia che lo spingeva ad affinare stile e competenze storiche convinto che “tradurre” la storia in immagini richiedesse una profonda e ampia conoscenza del periodo e delle vicende visualizzate.»

Giulio C. Cuccolini

L’uomo del Tanganyka

A sud del Kenya e a nord della Rhodesia e dei possedimenti portoghesi, sta l’Africa orientale tedesca: il Tanganyka. Di fronte, ad appena 30 miglia nell’Oceano Indiano, ci sono Zanzibar e le truppe inglesi.
Nello scenario logorante del primo conflitto mondiale, anche l’Africa diventa uno scacchiere importante, dove la guerra si trasforma talvolta in pura avventura, vista la penuria di aiuti e contatti con la madrepatria.

In queste terre selvagge, lo spionaggio diventa una pedina fondamentale per la sopravvivenza e l’esito finale del conflitto.

Da un lato, il reverendo Philips, spia tedesca in missione sotto copertura a Zanzibar. Dall’altro Ian Fermanagh, un burbero ingegnere minerario americano di origini irlandesi a bordo di un idrovolante giunto in terra africana: il suo Curtiss A-1 sorvola il delta del Rufigi ma durante la missione viene abbattuto da uno stormo di fenicotteri rosa. Fermanagh precipita, ma nonostante sopravviva miracolosamente allo schianto, il rottame viene circondato dai coccodrilli. Lo salverà proprio l’intervento di Philips.

Ancora una volta il maestro Micheluzzi si cimenta con gli orrori della guerra, lui che in prima persona ne aveva vissuto la catastrofe durante il secondo conflitto mondiale. La sua spiccata attenzione alla memoria storica emerge ancora una volta attraverso le storie di uomini comuni, protagonisti spesso inconsapevoli di una pagina indelebile della storia dell’uomo.

Micheluzzi aveva 48 anni quando realizzò questo volume, il diciottesimo della mitica collana della Bonelli, uscito nell’ottobre 1978. «Un uomo un’avventura» era un prodotto di alta qualità, contenitore ideale per un artista come Micheluzzi, che ha sempre mostrato una certa predilezione per le storie ambientate nei primi decenni del Novecento.
In questa avventura, Micheluzzi inserisce una firma d’autore nelle didascalie, una specie di commento off records, ironico, a contrappunto delle vicende narrate, dove i personaggi sembrano trasmettere un senso di marginalità e scollamento rispetto all’ambiente in cui vivono: restano, come lo stesso autore – istriano di nascita e quindi di origini slave – stranieri in qualsiasi luogo si trovino.

L’uomo del Khyber

«È stata una notte fatale, Winkie. Di quelle che segnano una vita...»

Primavera del 1879. L’India è controllata dagli Inglesi, intenti a contenere la minaccia dell’espansionismo russo e ad estendere la propria influenza in Afghanistan.
Reginald Winkie, capo cassiere di una banca di Lahore, è un giovane promettente e un grande seduttore. Un giorno, una delle sue amanti viene assassinata in circostanze misteriose. Mossa da sentimenti discriminatori, la società inglese fa ricadere su di lui tutte le accuse.
Fra spionaggio, ricatti e congiure, Winkie proverà a farsi giustizia guardando con occhi nuovi le sue radici.
Dal maestro Micheluzzi, un’opera che affronta il problema dell’identità dell’individuo nel corso della Storia.

«Attilio Micheluzzi ha sempre frequentato il fumetto seriale, quello delle riviste per ragazzi e quello “bonelliano”, come le due storie per «Un uomo un’avventura». E ha sempre frequentato la Storia, perché avventura per lui ha sempre significato raccontare vicende storiche del passato, meglio se extra nazionali con protagonisti cittadini del mondo esattamente come era lui: di origini napoletane ma giuliano di confine, prima italiano e poi istriano - seguendo le sorti della sua città natale Umago - e architetto per tanti anni in Africa settentrionale, tra Marocco, Senegal, Nigeria, Tunisia e Libia.
La sua passione per la Storia è evidente nell’attenzione che anche nelle pagine che vi apprestate a leggere traspare per i costumi dei personaggi e le atmosfere delle ambientazioni. Alcune tavole de L’uomo del Khyber potrebbero tranquillamente essere scambiate per schede di qualche manuale di storia per la loro accuratezza.
Il livello di dettaglio con il quale Micheluzzi disegna gli abiti di lord e nobildonne, l’abbigliamento tipico di indiani e afgani, le divise dei vari corpi militari, per non parlare della sua solita precisione nella resa delle architetture civili e, soprattutto, militari e degli scorci urbani sono la conferma di quanto la materia storica fosse importante nella sua cifra di autore, come elemento narrativo fondante.
Leggere questo fumetto equivale a immergersi nelle atmosfere dell’India coloniale di fine Ottocento, quasi sentire gli odori delle spezie e dell’umanità brulicante di Lahore.»

Dalla prefazione di David Padovani.

Il silenzio dei vivi

Sullo sfondo di una Napoli cupa e tormentata, si consuma una serie di misteriosi delitti.
Il modus operandi, sempre identico, fa pensare che siano riconducibili a un unico assassino.
“La strage dei sopravvissuti”, così la definiscono i giornali, in quanto tutte le vittime erano scampate a fatali tragedie familiari.
Ad indagare sul caso, il commissario di polizia Ettore, accompagnato da due soggetti immaginari: Bambino Pazzo e il Signor Nascosto. Emergeranno elementi del suo passato che, uniti alle ricerche sugli omicidi, condurranno a un finale inatteso.
Una storia che scava nelle profondità della psiche umana.

Qualche info in più

Il silenzio dei vivi è un graphic novel che mescola il giallo, il noir, il surreale e l’onirico.
La trama gialla è il pretesto per affrontare i demoni interiori del protagonista, il commissario Ettore.
Un uomo tormentato dal fatto di non essere mai stato figlio, per via di un padre assente, e di non essere riuscito a diventare padre, a causa della prematura scomparsa della moglie.
Il suo subconscio reagisce dando vita a due proiezioni immaginarie con le quali convive, che inizialmente appaiono come semplici allucinazioni ma poi dimostrano di avere ragion d’essere.
Un’insolita crime-story dal carattere introspettivo.

Il grande libro dei Mondiali di calcio

Il grande libro dei Mondiali di Calcio è il  volume che ogni appassionato di calcio stava aspettando. Un viaggio emozionante attraverso quasi 100 anni di storia del torneo calcistico più prestigioso del pianeta. Edizione dopo edizione, questo volume ripercorre tutti i momenti indimenticabili dei Mondiali: dalle sfide leggendarie agli eroi del campo, dai gol che hanno fatto la storia ai retroscena poco conosciuti che hanno segnato ogni competizione. Dati, racconti e curiosità si intrecciano per regalare una visione completa e affascinante di ogni torneo. Non solo i risultati, ma anche le storie dietro le partite: le gioie e le delusioni, le sorprese e le controversie che hanno segnato intere generazioni di tifosi. Favolose illustrazioni accompagnano i testi, ogni immagine farà rivivere ai lettori l’emozione delle partite e dei campioni che hanno fatto la storia del gioco più bello del mondo!

Pensato per veri appassionati di calcio, ma anche per chi vuole conoscere la magia e la passione di uno sport che, non solo ogni quattro anni, unisce il mondo, facendo sentire tutti i tifosi del pianeta dei fratelli. Non solo un'opera di consultazione, ma un vero e proprio tesoro da sfogliare e vivere, perfetto sia per veri tifosi che per gli amanti delle grandi storie, umane e sportive.

Il Corriere dei Piccoli – Una supernova tra le riviste d’autore

Con i suoi oltre 4.500 numeri divisi in 88 annate, il «Corriere dei Piccoli» rappresenta un tassello fondamentale della cultura italiana. A partire dal 1908, ha pubblicato racconti illustrati e introdotto le strisce americane, presentando narratori di primo piano. L’editoriale contenuto nel primo numero è considerato il manifesto di fondazione del Fumetto italiano. Questo saggio ripercorre origini ed evoluzione della rivista, passando in rassegna storie e autori ospitati nelle sue pagine. Con interviste ai protagonisti e curiosità inedite.

Nato nei primi del Novecento come supplemento del «Corriere della Sera», il «Corriere dei Piccoli» mirava alla diffusione della cultura tra coloro che fino ad allora ne erano stati esclusi. Lo spazio dedicato alle storie illustrate riscosse un tale successo da renderla nel tempo una vera e propria rivista di fumetti, la prima in Italia. Le sue pagine hanno ospitato grandi autori, come Hugo Pratt, Dino Battaglia e Mino Milani, e fatto conoscere personaggi che hanno segnato un’epoca, tra cui Corto Maltese, Cocco Bill, i Puffi e Lucky Luke. Una pubblicazione che ha attraversato tutto il XX secolo, raccontando la società e i suoi cambiamenti, e che ora rivive in questo approfondito saggio di Andrea Carta.

Il volume parte dagli inizi, passando in rassegna racconti e romanzi pubblicati negli anni, con un focus sul periodo in cui hanno fatto irruzione i fumetti. Con le interviste a Mino Milani, tra i più grandi storyteller italiani, e Alfredo Castelli, critico e fumettista noto per aver ideato la serie «Martin Mystère».

La ricostruzione storica della prima rivista di fumetti italiana.

Il cinese a fumetti

Il cinese, con i suoi logogrammi o morfemi, è un mondo a parte, che scoraggia tutti coloro che vorrebbero avvicinarvisi.
Questo libro sfrutta abilmente il fumetto, la sua immediatezza e la sua simpatia per rendere il primo approccio a questa meravigliosa cultura facile e divertente.

Al giorno d’oggi in Italia la comunità cinese è in rapida crescita ed ha ormai superato il mezzo milione di persone.
Ecco perché diventa sempre più importante saper parlare e leggere almeno il cinese di base. Sia che si possegga un’attività in una grande città, sia che si voglia commerciare con l’estero, sia che si abbia presa una cotta per un o una cinese del negozio di fronte, una buona infarinatura della loro lingua si rende sempre più necessaria, oltre che utile.

La conoscenza del loro modo di scrivere e parlare ci aprirà le porte di una straordinaria cultura ultra-millenaria, probabilmente la più antica del mondo.
Purtroppo imparare il cinese non è come imparare l’inglese o qualsiasi altra lingua con la quale condividiamo perlomeno l’alfabeto, oltre che qualche inevitabile somiglianza della sintassi.
Così ci viene incontro il fumetto, con le sue doti di immediatezza e simpatia, e questo piccolo ed abile manuale, per aiutarci a compiere i primi passi!

Stefano Misesti è illustratore, autore di fumetti e pittore.
Nasce a Como nel 1966 e, per motivi banali, da più di dieci anni vive e lavora un po’ in Italia e un po’ a Taipei (Taiwan). Ha illustrato numerosi libri per ragazzi, tra i quali Visto, si stampi!, con il quale ha vinto il premio Andersen nel 2011.
A Taiwan ha realizzato illustrazioni e fumetti per alcune riviste di costume, economia, design e ha esposto le sue illustrazioni e i suoi dipinti in diverse mostre personali e collettive.
Una parte dei suoi fumetti-appunti sulla lingua cinese sono apparsi regolarmente per due anni sul sito China Files.
Attualmente collabora con «Avvenire», disegnando sull’inserto per ragazzi «Popotus», e con Fumettologica.it, dove pubblica le storie surreali di Maciste nella sua rubrica «Misesti Laterale».
È consapevole della stretta relazione tra il tradizionale cinema sperimentale nipponico e la reale superficie di Andorra. Probabilmente.

I nobili piaceri del gentiluomo

Douglas Mortimer è ormai diventato sinonimo di cultura dell’eleganza in Italia. Il suo primo volume, Manuale di Eleganza Classica Maschile, è stato un immediato bestseller.

I nobili piaceri del gentiluomo tratta di tutti i “vizi” e i “piaceri” che sono stati noti ai gentiluomini di ogni tempo e di quelli più recenti: dal piacere del tabacco a quello del buon bere, dal piacere della gastronomia d’élite a quello della cucina povera, dalla rasatura alla profumeria, dall’antiquariato al collezionismo, dal piacere della sfida a quello di condurre, fino ad arrivare al piacere più grande di tutti: quello di donare.

Ecco a voi un estratto approfondito dell'indice, per mostrarvi parte dei contenuti del corposo volume cartonato a colori:

Il piacere del tabacco
Il sigaro
- Conoscere il sigaro
- Gustare il sigaro
- Conservazione e preparazione
- Finestra Tecnica n.1
La pipa
- Godimento intellettuale
- Godimento sensoriale
- Folclore ed esotismo
- Il primo approccio
- Finestra tecnica n.2
I pericoli del tabacco
- Finestra letteraria n.1

Il piacere del buon bere
Il vino
- Come nasce il vino
- Apprezzare il vino
- Finestra tecnica n.3
- Finestra letteraria n.2
- Memento finale
I distillati
- Whisky
- Finestra tecnica n.4
- Grappa
- Rum
- Cognac, Armagnac e Brandy
- Gin
- Assenzio
- Finestra tecnica n.5
Amari e liquori
I cocktail
La birra
- Birre di tradizione britannica
- Birre di tradizione tedesca
- Birre di tradizione belga
- Birre bianche
- Le birre artigianali italiane
Sull'ebbrezza alcolica e pericoli derivanti
- Finestra letteraria n.3

A partire da qui riassumiamo l'indice senza scendere nello specifico dei singoli capitoli:

Il piacere della buona tavola
Il piacere della ristorazione
Cibi esclusivi, rari e raffinati
[...]
La nobiltà della cucina povera
Il selvaggio piacere del fuoco
[...]

Il piacere del benessere
La rasatura tradizionale
La profumeria
[...]
L'eleganza
Il termalismo
[...]

Il piacere del possesso
Orologi
[...]
Penne stilografiche
Coltelli
Antiquariato
[...]
Opere d'arte
Collezionismo naturalistico

Il piacere della contemplazione
L'arte
La natura

Il piacere della sfida
Il giuoco
L'esplorazione
La caccia
La tauromachia

Il piacere di condurre
Cavalli
Barche
[...]
Biciclette
Automobili e motocicli
[...]

Il piacere di donare
Mecenatismo
Filantropia
Volontariato
Creare

Il piacere indispensabile
Decalogo del buon vivere

Hanna & Barbera

In cinquant’anni di carriera William Hanna e Joseph Barbera hanno creato circa 400 show televisivi, restando ad oggi uno dei più longevi e prolifici sodalizi artistici. Questa è la loro storia…

L’abilità della Hanna & Barbera Production, della Filmation, ma anche dello Studio Pierrot, della Toei Animation e di molti altri, è stata quella di trasformare alcune delle evidenti debolezze dell’animazione limitata nel punto di forza delle loro serie televisive, creando un nuovo genere.

Secondo Tony Benedict, uno storyman fra i primi assunti alla Hanna-Barbera Production, William e Hanna salvarono letteralmente il business dell’animazione.

Per capire la potenza mediatica dei personaggi creati dalla Hanna-Barbera basti pensare che nel 1997 la Nasa ha chiamato “Yogi Rock” una formazione rocciosa su Marte, in omaggio proprio al popolare orso di Jellystone.

I Flintstones, Scooby-Doo, i Jetsons, l’orso Yoghi, Tom & Jerry, Wacky Races: questi personaggi, e molti altri ancora, sono accomunati da un logo, quello della Hanna & Barbera. Due nomi familiari al pubblico quanto i loro personaggi, due produttori che hanno creato il mondo dell’animazione televisiva.

«Da bambino credevo che Hanna e Barbera fossero due mamme che creavano magicamente questi fantastici cartoni animati, poi con il tempo ho capito che non era così. La mia passione è nata prima per il semplice fatto che erano i cartoni che guardavo da bambino. Poi c’è stata la voglia di scoprire cosa ci fosse dietro a quel mondo. Quando sono arrivato alla conclusione che senza Hanna & Barbera l’animazione televisiva avrebbe avuto un percorso televisivo diverso, volevo rendere merito a questi due pionieri dell’animazione televisiva che sessant’anni fa hanno aperto questo studio e si sono messi a creare cartoon.» (Marco P. Gasperetti)

L’autore del saggio è Marco P. Gasperetti: nasce a Roma nel 1974. Cresce guardando in tv proprio i cartoon prodotti dalla Hanna & Barbera. I suoi preferiti di sempre sono I Superamici e Space Ghost (ma anche tutti gli altri in realtà) e questo suo amore per l’animazione è diventato, col tempo, anche una professione. Attualmente, infatti, insegna Animazione 2D e paperless alla Scuola Internazionale di Comics di Napoli.

Guida alla scoperta delle sirene

Una guida al mondo delle sirene, con approfondimenti sulle diverse tipologie e avvistamenti, tra storie, leggende, mappe e persino... ricette!

Le sirene affascinano da sempre, Ulisse e i suoi lo sanno bene. Un tempo si credeva fossero mostri alati, quindi belle e infide donne dalla coda di pesce oppure tristi ondine abbandonate dal proprio innamorato e addirittura grassi manati scambiati per sirenette da Colombo nei suoi viaggi verso l’America. Sono le compagne di mostri marini e tritoni. Dalla mitologia alla Sirenetta di Andersen: questo volume è un viaggio alla scoperta delle sirene di tutto il mondo.

Un’autentica guida alle splendide e misteriose creature del mare, tra mappe dei luoghi in cui sono state avvistate e analisi approfondite sulle diverse tipologie di sirene esistenti (compresi gli uomini-sirena). Ma anche riferimenti alla loro presenza nella musica, nell’arte, nella letteratura, consigli su come riconoscerle e infine... ricette molo originali!

Un viaggio virtuale a caccia di sirene, che può trasformarsi in guida per compiere un viaggio reale in tutto il mondo, sulla scia di leggende, miti e avvistamenti.