Giovanna La Pietra
Libri
Ernest Hemingway – Per chi suona il passato
Cuba, primavera 1958. A bordo del Pilar, Ernest Hemingway si lascia trasportare dalle melodie di una vecchia radio. Ogni canzone è un viaggio nel tempo, un tuffo nei ricordi più intimi.
Donne, amori, tradimenti… un mosaico di emozioni che svela l'anima inquieta di uno dei più grandi scrittori del Novecento.
Un viaggio emozionante nel cuore di un mito, tra le onde del mare e i sentieri della sua memoria.
Qualche info in più
Chi era davvero Ernest Hemingway? Dietro lo scrittore indurito dalla vita, si nasconde un uomo fragile, tormentato dalle esperienze vissute e dai ricordi delle donne che ha amato.
Questo graphic novel, ritrae il Premio Nobel per la letteratura a bordo della sua amata barca, rifugiato nella solitudine e nella pesca. La sua vera compagnia è una vecchia radio che trasmette melodie evocative, ognuna delle quali funge da portale verso un passato vivido e complesso.
Mentre le onde cullano il Pilar, le note trascinano Hemingway in un vortice di ricordi. I suoi pensieri tornano alle donne che hanno segnato la sua esistenza: dalla figura materna, fonte di amore e protezione, alle quattro mogli che lo hanno accompagnato nei momenti più intensi della sua vita. Ognuna di loro rappresenta un capitolo fondamentale della sua storia, un intreccio di passioni, tradimenti e ispirazioni che hanno plasmato l'uomo e lo scrittore.
Attraverso le canzoni che risuonano nell'aria, Hemingway rivive gli incontri fatali, le promesse infrante, le gioie e i dolori che hanno caratterizzato i suoi amori. Ogni donna è un frammento del suo puzzle interiore, una tessera fondamentale per comprendere la complessità della sua personalità.
Le pagine del volume «Ernest Hemingway - Per chi suona il passato» ci immergono in un'atmosfera sospesa tra realtà e fantasia, dove i confini tra passato e presente si dissolvono.
Mentre Hemingway naviga sulle acque turchesi dei Caraibi, il lettore intraprende un viaggio alla scoperta dell'anima tormentata di uno dei più grandi scrittori di sempre.
Un graphic novel che svela la complessità di un'icona letteraria, tra forza e fragilità, avventura e dolore.
Bio autori
Giuseppe Congedo
è diplomato in sceneggiatura presso la Scuola internazionale di Comics di Roma e ha conseguito un Master di specializzazione nella stessa materia.
Ha insegnato sceneggiatura presso la School comics di Aprilia e ha collaborato con la rivista «Icomics» della Kawama editoriale.
Ha pubblicato per Edizioni NPE, Dunwich Edizioni, Bugs Comics, ESESCIFI, LetteraturaHorror.it, Pidgin Edizioni, IVVI Editore, Edizioni Erranti, Re Artù Edizioni.
Si ricorda, tra gli altri, il volume H.P. Lovecraft: I gatti di Ulthar e altri racconti (Edizioni NPE 2020).
Giovanna La Pietra
è diplomata presso la Scuola Internazionale di Comics di Napoli e ha conseguito un Master in fumetto.
Tra le sue pubblicazioni: Gomorroland per Cards &co., Un capitano per Hazard Edizioni, La lunga notte di Durante Alighieri per Poliniani e Giacomo Leopardi: L’infinito edito da Edizioni NPE.
Ha collaborato come illustratrice con la Diamante Content e come colorista con Arancia Studio su numerosi progetti, tra cui Topolino: robot cleancer, Gargoyles e Gargoyles Quest dando anche il via a collaborazioni estere. Ha infatti disegnato Top Secret Service per la Dark Horse e lavorato come colorista a Final Space – The final chapter.
L'infinito
Giacomo Leopardi rappresenta uno di quegli autori con cui è necessario confrontarsi per la problematicità e la profondità del suo pensiero e la potenza delle sue opere. Fu poeta, scrittore e filosofo, un astro solitario tanto che è difficile ascriverlo completamente al Romanticismo. Anzi, per più ragioni egli fu un anti-romantico poiché ateo, materialista, sensista, e con una rigorosa formazione classica.
Il De Sanctis, nel suo primo impatto con la sua complessa personalità, lo definì: «Quel colosso della nostra immaginazione ci sembrò, a primo sguardo, una meschinità. Non solo pareva un uomo come gli altri, ma al disotto degli altri. In quella faccia emaciata e senza espressione tutta la vita s’era concentrata nella dolcezza del suo sorriso» (F. De Sanctis, La giovinezza, Torino 1971). Se fosse un musicista, per l’atmosfera notturna delle sue poesie, lo potremmo paragonare a Chopin (1810-1849). Nonostante una storia personale che per molti sarebbe stata impossibile, l'autore recanatese è riuscito a trasformare le sue sofferenze in un dono prezioso per tutti gli uomini.
Ci ha lasciato infatti grandi poesie diventate dei classici immortali della poesia italiana: Il Passero Solitario, Il sabato del villaggio, A Silvia sono ad oggi simboli di una poesia senza età e di una ricerca intimista instancabile.
Tra queste, però, prima fra tutte e indimenticabile rimane L’Infinito, simbolo dell’aspirazione dell’uomo a cose più grandi e definita come un’avventura dell’animo. Leopardi, che realizzò questo idillio sul monte Tabor a Recanati, parte da un piccolo episodio per sviluppare il senso della sua poetica: una siepe gli impedisce la vista del paesaggio e così comincia ad immaginare spazi immensi… È proprio partendo da questa immagine che nasce questo biopic dedicato alla vita del più grande poeta italiano dell’Ottocento. Si racconterà del suo rapporto tormentato con l’amore e con la famiglia e del suo ritorno a Recanati, dove realizzerà le sue opere più note, fino alla morte, avvenuta a Napoli, a seguito della quale il poeta si ricongiungerà proprio con quell’infinito che apre il racconto della sua vita.
Il progetto nasce con il sostegno di MiBACT e di SIAE nell'ambito del progetto «Per Chi Crea».